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Parola al dg Emiliano Biagini. E sabato 1/12 tutti a cena con il Gisinti Montecatini

Emiliano Biagini è una colonna del Futsal Pistoia Gisinti Montecatini, sin dagli anni Novanta quando nacque la società come squadra di amici. È stato giocatore e allenatore, adesso è direttore generale e mister della formazione femminile. Approfittando della sosta del campionato parliamo un po’ con lui: da segnalare che sabato 1/12 dalle ore 20 la Chiesa di Sant’Agostino a Pistoia ospiterà una cena con il Futsal Pistoia Gisinti Montecatini (15€ gli adulti, 10€ i bambini sotto i 10 anni). Chi fosse interessato può rivolgersi al numero 329/8319300.

Emiliano, dal 1991 a oggi quante cose sono cambiate? “Sono cambiate molte cose, in primis la location. Adesso giochiamo a Montecatini e ci sentiamo orgogliosi che il Comune ci abbia offerto questa possibilità. Una cosa però è rimasta invariata da quando ci chiamavamo Misericordia Calcio a 5: i valori che ci accompagnavano allora ci supportano tuttora”.

Adesso è direttore generale e mister della femminile ma è stato anche giocatore e allenatore: passa il tempo ma la passione resta immutata. “Da direttore generale posso stare fuori e urlare quanto voglio. Scherzi a parte, certamente i ruoli sono diversi ma la passione è invariata. Anzi, con l’arrivo in Serie A2 è molto più stimolata”.

Quali sono i ricordi più belli? “Ce ne sono tanti ma sicuramente il passaggio in Serie B è uno di quei ricordi che difficilmente si dimenticano. I ragazzi e i dirigenti che ci hanno traghettato in B resteranno sempre nel mio cuore, senza ovviamente dimenticare la straordinaria vittoria dello scorso anno con il raggiungimento dell’A2”.

Come valuta questa A2? “E’ sicuramente un campionato difficile e lo sapevamo, affrontiamo ogni partita come fosse quella della salvezza. Per quanto riguarda la Coppa Italia era un bel sogno andare avanti ma siamo comunque contenti. Rimane l’amaro in bocca per la Coppa della Divisione perché potevamo incontrare una formazione di Serie A come Rieti, sarebbe stato importante per la nostra società”.

La formazione femminile sta vivendo alti e bassi: quali sono le cause e quali i rimedi? “Non dimentichiamoci che le nostre ragazze vanno a lavorare ogni mattina e finiscono tardi di allenarsi, quindi non è facile per loro essere sempre lucide. Credo comunque che l’unità del gruppo, la passione e la voglia di riscatto siano elementi importanti per cercare continuità”.

Il settore giovanile sta pian piano crescendo: quale messaggio lancia a chi vuole avvicinarsi a questo sport? “I giovani sono il futuro e dobbiamo investirci molto. Ai ragazzi dico di imparare bene tecniche e regolamenti, poi arriveranno i risultati. La base di tutto devono essere i valori, come ho detto prima. Quindi va bene il calcio a cinque ma ci devono essere sufficienze a scuola e comportamenti idonei per portare in giro il nostro nome”.

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